recensione diGiovanni Dall'Orto
Ragazzo di Trastevere [1955]
Nel racconto che dà il titolo alla raccolta, ben scritto e di lettura gustosa, si parla d'un giovane sottoproletario bello quanto senza remore, Otello, che si prostituisce in tutta "innocenza", pur essendo sposato, iniziando anche vere e proprie relazioni con ricchi omosessuali.
L'autore, oltre che sulla bellezza del giovanotto, ama indugiare sulla sua "naturale" assenza di scrupoli morali che, immagino, dal suo punto di vista doveva essere un pregio...
La raccolta è stata successivamente accresciuta (anche con altri racconti a tema omosessuale) e ripubblicata col titolo: Gli occhi giovani (vedi).