recensione diGiovanni Dall'Orto
Palio dei buffi, Il (1937). Un bel racconto sulla "doppia vita".
Opera del 1937.
Vedi il racconto: "Il punto nero" (pp. 207-236).
C'è un segreto nella vita di ogni uomo, un "punto nero" nel quale agli altri non è dato di entrare.
Che cosa aveva fatto, per esempio, il signor Fanfulla, tranquillo padre di famiglia borghese, quella volta che tornò a notte fonda con i pantaloni in mano, dopo aver vagato per Firenze? Dove è andato? Perché? È un segreto che non ha mai voluto sciogliere con nessuno.
Questo racconto affronta, nei modi concessi dai tempi (in pieno regime fascista), e dai limiti del carattere di Palazzeschi (che fu sempre una terrorizzatissima "velata"), la condizione di "doppia vita" e di segreto in cui era costretto anche l'autore in quanto omosessuale.
Letterariamente il risultato è decisamente riuscito, anche se a leggerlo oggi in un'ottica gay il racconto risulta un pochino angosciante.
Questa non è l'opera più apertamente omosessuale di Palazzeschi, sia pure "a chiave" (il premio spetta semmai a L'interrogatorio della contessa Maria), ma è pur sempre, sotto il velo della metafora, una bella descrizione d'una condizione umana durante il fascismo.
Una curiosità: questo racconto ha dato il titolo ad un'antologia di fantascienza del 1978, in cui è stato (incongruamente) riproposto.