recensione diGiovanni Dall'Orto
Sodoma. La censura datata 1889
A che serve tradurre un libro tagliandone tutte le parti che all'estero ne hanno determinato il successo commerciale, specie se si è trattato di un succès de scandale? A niente... a meno di non dire nulla dei tagli ai potenziali clienti... come infatti avviene in quest'opera.
Il primo taglio ha falciato la splendida (e prestigiosa, anche dal punto di vista commerciale) introduzione di Paul Verlaine, che è una breve ma orgogliosa esaltazione dell'amore omosessuale: qui, nella traduzione italiana, è semplicemente sparita. (L'ho tradotta e pubblicata sul numero 2 dell'annuario di cultura gay "La fenice di Babilonia", 1997, come: Sodome. Un inedito sull'omosessualità (1888), pp. 5-8).
Purtroppo non ci si ferma qui. La vicenda dell'edizione originale (apparsa nel 1888 in Francia a nome "Alphonse Belot"), narra d'un uomo che diventa omosessuale dopo aver scoperto che la sua amante è ermafrodita, e finisce per impazzire in conseguenza dei suoi amori contronatura.
La traduzione italiana è però tagliata al punto da pregiudicare la comprensione della vicenda. S'intuisce che succede qualcosa di oscuro... ma per capire cosa, ci vuole davvero molta sagacia.
Un'occasione sprecata.