recensione diGiovanni Dall'Orto
Donna nuda, La. Titillare col lesbismo in nome della scienza...
Testo del 1906 che sotto apparenze "scientifiche" (si noti lo pseudonimo che copia il cognome di Cesare Lombroso) si lancia in descrizioni titillatorie di fatti sessuali, sia pure con linguaggio molto prudente.
Alle pp. 48 e 67-69 si racconta la storia di un amore lesbico fra due suore in un convento; alle pp. 67-106 pubblica un nutrito epistolario d'amore fra due ragazze (che però per la sua artificiosità a me pare un falso).
Il capitolo quinto esamina l'androfobìa (disgusto per l'uomo) e il lesbismo, e qui esistono due edizioni diverse di questo volume: in una alle pp. 124-129 è descritto in modo piuttosto compiaciuto un rapporto sessuale fra donne, lo stesso che appare in La verginità di Orsi (1908). Nell'altra, alle pp. 129-130 ci si limita ad osservare che l'androfobia può sconfinare nel lesbismo. Palesemente un processo obbligò a moderare i toni e a ristampare l'opera.
Infine a p. 200 è descritta un'orgia lesbica fra quattro prostitute per accontentare i clienti, e alle pp. 216-218 una coppia accarezza l'idea di un rapporto a tre.