Biografia di Umberto II di Savoia e sua moglie, scritta da un monarchico. Ovviamente da ciò consegue che le numerosi voci e testimonianze sull'omosessualità del monarca vengano o sottaciute, o giusto accennate come pettegolezzi infondati (cfr. le pp. 13, 57-58, 82-83, 189, 247).

La cosa è bizzarra perché chi conosca già i fatti di cui parla Bertoldi troverà allusioni oblique che mostrano come egli non fosse all'oscuro, ma abbia scelto deliberatamente di depistare (si veda, per esempio, la velata allusione a p. 84 alla "stranezza di certe amicizie del principe", che si riferisce alla sua frequentazione di giovanotti non "ortodossi", o le allusioni al dossier sulla vita sessuale del principe raccolto da Mussolini, che si vantò pure minacciosamente d'aver stroncato le "calunnie" sul suo conto). (Su questo dossier, che costituì un problema politico di primo rilievo, si vedano ora i risultti della ricerca svolta da Lorenzo Benadusi).

Ad ogni modo le "difficoltà" di un matrimonio che non funzionò mai, e si concluse con una clamorosa separazione, non potevano essere censurate senza dare nell'occhio, dunque l'autore ne discute a più riprese, sia pure con le circonlocuzioni del caso.

Se interessa l'argomento dell'omosessualità di Umberto II è meglio comunque far ricorso ad altre biografie meno reticenti.