recensione diGiovanni Dall'Orto
Dolce Egeo, guerra amara. Gli amori omosessuali dei soldati italiani durante il fascismo.
Gradevole, autoironico racconto del periodo trascorso da un ufficiale italiano nelle Isole italiane dell'Egeo ("Dodecaneso") poco prima della Seconda guerra mondiale, e all'inizio del conflitto.
Diverse pagine (144-145, 178-180) sono, inaspettatamente, dedicate ai problemi sessuali dei soldati, che non avendo spesso accesso alle donne si dava allegramente a pratiche omosessuali. Da qui gelosie, ripicche, denunce, scandali, regolarmente soffocati per l'impossibilità di reprimerli senza compromettere gran parte della truppa.
L'autore non mette mai in cattiva luce le persone coinvolte e parla del fenomeno con un tono signorilmente indulgente, affermando: "sembrava che l'istinto sessuale maschile per appagarsi non avesse necessariamente bisogno dell'altro sesso. L'eros, insomma, ai fini delle sue esigenze vitali (così almeno mi pareva di capire), si dimostrava abbastanza indifferente alla diversità dei sessi" (p. 167).
L'autore descrive anche (pp. 164-167, 186) le manovre erotiche di Aristide, un ufficiale antifascista e omosessuale per sedurre due soldati; per compensazione Aristide teorizza addirittura (pp. 181-183) la "superiorità" degli omosessuali.