recensione diGiovanni Dall'Orto
Vietato ai minori. Una storia del porno gay
La scommessa dell'autore, critico cinematografico e cineasta indipendente, è proporre il meglio della produzione gay "per adulti" analizzandola con gli strumenti di solito riservati ai film "normali"... ovviamente arricchiti di qualche criterio in più, adatto al carattere "speciale" di questa produzione.
Il risultato è interessante, perché questo libro è di fatto una "breve storia" del genere porno gay, sia pure sotto forma di un centinaio di schede / recensioni.
Da un libro del 1999 non ci si può certo attendere un'analisi puntuale e la recensione delle ultime novità "a luci rosse"... ma del resto questo non è mai stato lo scopo di quest'opera, che ha quindi mantenuto intatto il suo interesse.
Norcen ha infatti raccolto una selezioni di "classici" del settore (spesso tutt'altro che "ultime novità", risalendo agli anni Ottanta), dividendoli per genere (culturisti, bisessualità, sadomasochismo, under 25...), inquadrandoli nel momento storico in cui furono prodotti, svelandone i retroscena, spiegando chi fossero protagonisti e produttori, raccontando come sia cambiata la fruizione del prodotto col passare degli anni... Un'analisi a sé è dedicata a William Higgins, Steve Scott, Matt Sterling, John Travis, Kristen Bjorn, Bel Ami / George Duroy, Jean-Daniel Cadinot, e alle case di produzione Catalina e Falcon.
Il commento si preoccupa insomma non solo di descrivere, scontatamente, chi faccia cosa nel film, ma anche di ricostruire la mentalità, l'ambiente e il mercato per cui nacque ogni singolo prodotto.
Un dato non privo d'interesse in quanto, paradossalmente, la produzione pornografica ha da sempre la caratteristica di adattarsi alla velocità della luce ad ogni cambiamento sociale di gusti e mentalità, agendo da "cartina al tornasole".
Oltre a ciò, la pornografia ha un'altra caratteristica: quella di adottare per prima, e con entusiasmo, qualsiasi novità tecnologica, per sfuggire ai limiti imposti dalla società. Il recentissimo passaggio al digitale, avvenuto con anni d'anticipo rispetto al cinema "normale", è solo l'ultimo esempio di tale capacità continua di rinnovarsi.
Insomma, in assenza di una vera storia in lingua italiana del cinema pornografico gay, questo libro ne fa degnamente le veci, permettendoci di capire come sia nata e come si sia sviluppata un'industria che solo tre decenni fa non esisteva per nulla, e che invece oggi costituisce l'unica attività commerciale gay che su Internet è sempre stata clamorosamente in attivo fin dalla nascita.