recensione diGiovanni Dall'Orto
Alchimie della vita [1972]. Il feticcio del maschio proletario.
È il primo libro di Bona in cui la fascinazione erotica per il maschio proletario si rivela infine esplicito desiderio sessuale, cosicché egli può cantare il suo ideale: il rude proletario rozzo ma virilissimo.
Bizzarro, ma argomentato in modo affascinante.
"Con mani callose di maschio stringimi
odio amoroso, unica giustizia
delle mie brame inappagate, unica
rivincita d'essere nato uomo,
meridiana tovaglia dell'estivo
popolano sdraiato sulla sabbia,
calzoni azzurri d'operaio appesi..." (p. 13).