recensione diGiovanni Dall'Orto
Oppio
La prima traduzione italiana di un'antologia delle poesie dell'eccentrico letterato francese d'inizio secolo, ilo barone Jacques d'Adelswärd-Fersen (1880-1923), scelto da Peyrefitte come protagonista del suo L'esule di Capri.
Grondanti erudizione storico-artistica, sono spesso troppo elaborate per essere belle.
Da segnalare comunque: "Tocca alla romanza", lunga ed esplicita invettiva in difesa di Oscar Wilde e contro il suo amante Alfred Douglas, percorsa da fremiti apologetici in favore dell'amore omosessuale ("L'amore che ti hanno rinfacciato come un insulto / farà crescere più belli gli efebi nascituri", pp. 35-37).
Omoerotiche anche le composizioni 1, 3, 4, 5, 6, 7, 10 da Parole, in ginocchio, e Cadenze per un moribondo.