recensione diGiovanni Dall'Orto
Verità, vi prego, sull'amore, La
Belle, serene canzoni d'amore (alcune delle quali furono musicate da Benjamin Britten) di un grande poeta omosessuale, che riescono a giocare sull'ambiguità di sesso della persona amata (i testi erano cantati da una donna, in modo che un destinatario maschile non destasse scandalo). Leggendole assieme, oggi, la loro ispirazione omoerotica (se non camp) è del tutto evidente.
Si noti ad esempio come a p. 55 Auden si diverta pazzamente a giocare d'ambiguità con l'uomo che lascia l'amata perché passano i soldati: il lettore non avvertito pensa a un richiamo patriottico, mentre un lettore gay capisce che si tratta di un richiamo erotico...
Contiene anche il celebre "Blues in memoria" ("Funeral blues" pp. 62-65).
Una delle raccolte più belle di Auden:
"Sospiri per follie compiute e dette
attorcono i nostri angusti giorni,
ma devo benedire e celebrare
che tu, mio cigno, avendo
tutti i doni che Natura
impulsiva ha dato al cigno,
la maestà e l'orgoglio,
vi aggiungessi ieri notte
il tuo amore volontario" (p. 25).