recensione diGiovanni Dall'Orto
Climi bollenti. Saggio sul turismo sessuale nel passato [2001].
Il sesso è sempre stata una delle motivazioni più forti del turismo. In passato in modo velato da altre - più nobili - motivazioni artistico-culturali, oggi in modo più esplicito e spudorato.
Ecco in due parole la tesi centrale di questo breve ma denso saggio, ben argomentato e ben documentato.
L'autore focalizza la sua attenzione soprattutto sui viaggiatori inglesi, che con la loro peculiare istituzione del "Grand Tour" (il "Gran Giro" d'Europa, specie al Sud, come passaggio educativo all'età adulta) inventarono il concetto stesso di tour-ismo. Ma non si limita a loro, esaminando anche personaggi francesi come Gauguin, Pierre Loti o André Gide.
Assolutamente paritario è qui il trattamento del turismo sessuale etero ed omosessuale.
Un capitolo intero (pp. 75-84) è dedicato a John Addington Symonds e alla sua passione per Venezia (e i veneziani, come il suo amante, il gondoliere Angelo Fusato), ma personaggi omosessauli appaiono di continuo in altri capitoli: Edward M. Forster, Lehmann, Christopher Isherwood, Oscar Wilde, Joe Ackerley, Norman Douglas, Joe Orton, André Gide, e Pierre Loti (ma nella fase in cui si spacciava ancora per eterosessuale).
L'Italia è ben presente, ovviamente, fra le mete del turismo sessuale preso in considerazione da Littlewood, ma più Capri e Venezia che Taormina, e più per inglesi e americani che per i popoli di lingua tedesca, che pure diedero un impulso enorme al turismo (omo)sessuale ottocentesco.
Non ho dato il voto pieno solo perché esistono altre opere sullo stesso tema più ampie e più focalizzate sull'aspetto gay, al cui confronto questo studio appare un'opera relativamente meno completa, ma a parte ciò questo è un ottimo testo, solido e leggibilissimo.