recensione diGiovanni Dall'Orto
Vita quotidiana a Milano in età spagnola, La
Alle pp. 159-169 Canosa (un magistrato che, partendo dalla storia del Diritto e delle mentalità, si è cogli anni via via spostato sulla storia della vita quotidiana) pubblica un importante capitolo sulla sessualità, basandosi su documenti d'archivio spesso studiati per la prima volta. Da questo punto di vista, si tratta di una di quelle opere che aprono strade nuove.
In particolare le pp. 162-170 trattano dell'omosessualità, raccontando di casi accaduti a Milano, Crema e Lodi nel Cinquecento, e analizzano a lungo il "caso Belviso", che nel 1598 coinvolse personaggi d'altissimo rango (fra i quali il senatore Francesco Sessa) provocando addirittura uno scontro politico fra le autorità spagnole e quelle locali, che alla fine riuscirono prevedibilmente a insabbiarlo, almeno per i protagonisti potenti.
L'autore è riuscito a fare miracoli, tenendo conto del fatto che i verbali dei processi per sodomia di Milano sono bruciati durante la seconda guerra mondiale con tutto l'archivio criminale del Senato. Canosa ha supplito laboriosamente, come e dove ha potuto, con le relazioni inviate al governo spagnolo, conservate ovviamente negli archivi spagnoli.
Altri cenni all'omosessualità anche in documenti citati alle pp. 68, 130 e 188-191.