Mito e storia nella Bibbia. Davide e Gionata: amanti omosessuali, o vittime di calunnia?

5 settembre 2004

Una sola pagina (la 127) di questo libro tocca il tema omosessuale, ma con una tesi assai interessante.


Per Garbini (uno dei filologi biblici più acuti... e audaci), infatti, l'implicazione omosessuale nelle manifestazioni d'amore di Davide per Gionata non si spiega con una "cattiva lettura" dell'episodio da parte di noi moderni. Essa sarebbe invece intenzionale, all'interno di un testo scritto dal partito clericale, che puntava a screditare il più possibile l'istituzione monarchica, di cui dopo l'Esilio i sacerdoti avevano ormai preso il posto, dopo la "misteriosa" liquidazione dell'ultimo discendente della casa reale, Zorobabele.

Secondo Garbini, "I discendenti di Levi e di Aronne che dal tempio di Gerusalemme governavano la Giudea non dovevano certo essere entusiasti all'idea di una restaurazione politica della discendenza davidica, che avrebbe comportato automaticamente per loro la perdita del potere e il ritorno al ruolo subalterno avuto durante la monarchia. (...)

Il sacerdote autore di Samuele e Re (...) nella sua opera di prevenzione non mancò di sottolineare più volte il male ontologico inerente all'istituzione monarchica (...)
Ultimo tocco del quadro, David viene indirettamente accusato anche di omosessualità; la tradizionale amicizia del futuro re di Israele con Gionata viene presentata, con apparente nonchalance, in termini che non lasciano adito a dubbi. Ascoltiamo il rimprovero di Saul al figlio: "lo sapevo che eri l'amante del figlio di Iesse, per vergogna tua e per vergogna della vulva di tua madre" (1 Sam. 20,30), e leggiamo poi il compianto di David sull'amico morto: "Mi eri tanto caro! Il tuo amore per me era più meraviglioso dell'amore delle donne" (2 Sam. 12, 26) - è difficile negare che questo rapporto tra David e Gionata ricorda molto da vicino quello tra Achille e Patroclo".


E Garbini conclude in nota alle pp. 127-128: "La sottile perfida con cui l'autore del libro di Samuele presenta i rapporti tra David e Gionata apparirà ancora più evidente se ricordiamo che lo storico Eupolemo intorno al 170 a.C. riportava una tradizione che faceva David figlio di Saul; l'amore tra i due giovani era dunque un amore fraterno e in tale contesto fu composta l'elegia di David (2 Sam. 1, 19-27) dove Gionata era esplicitamente chiamato "fratello mio" (v. 26)".

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