recensione diGiovanni Dall'Orto
Gente del Wyoming [1997]. Il libro da cui è stato tratto il film "Brokeback mountain'' [2005].
Questo è un racconto, edito come elegante libro tascabile.
È la vicenda assolutamente insolita di due omosessuali "rurali", due vaccari (pardon, cowboys) quarantenni che da due decenni si amano e fanno l'amore, rubando il tempo alle mogli, alla famiglia, alle convenzioni sociali.
Due persone che credono di essere riuscite ad evitare lo stigma sociale giocando (almeno in apparenza) secondo le regole della maggioranza omofoba, al punto da negarsi il pensiero (almeno, uno dei due) di quel che sono e di cosa significhino i gesti che stanno compiendo.
Purtroppo questa cecità non è condivisa dall'ambiente che li circonda...
Questo scritto non ha, in pratica, una vicenda: il suo fascino sta tutto nell'atmosfera che sa creare, nel tono dimesso, nella caratterizzazione dei due personaggi e in quella dell'ambiente sociale (rurale, conservatore, ottuso) che li circonda.
Un testo ben diverso da quelli che ci arrivano dalla letteratura gay (non a caso è opera di una donna), che presenta i fatti in modo spoglio e senza commenti, rendendo ancora più evidente la gravità di quanto succede a queste due persone che si amano... ma non possono trovare le parole per dirselo. Pena la vita.
Da questo romanzo è stato tratto un film, Brokeback mountain, vincitore del Leone di Venezia nel 2005.