recensione diGiovanni Dall'Orto
Versace versus Versace
Libro-inchiesta su Gianni Versace, contenente qualche innocua provocazione contro i Versace, probabilmente con la speranza di un redditizio scandalo attraverso una querela facilmente evitabile... che però (saggiamente) non è mai arrivata.
[Aggiunta del 2005: mi correggo, è arrivata].
L'omosessualità di Gianni Versace e la sua relazione con Antonio D'Amico sono ben presenti all'autore, che ne parla senza reticenze. Ovviamente Guarino ricostruisce anche la morte di Versace per mano, si dice, del prostituto Andrew Cunaan (pp. 112-151).
Tuttavia queste vicende non hanno un ruolo particolare nella narrazione (che è di fatto un racconto un po' speziato della nascita e fortuna della Versace spa), soprattutto non quanto ci si aspetterebbe da un libro di una casa editrice gay.
Di gradevole lettura, come tutte le biografie impepate di pettegolezzi, ma senza tesi da dimostrare, e nulla di particolare da rivelare (salvo che Versace "forse" era contiguo alla mafia, e "forse" fu ucciso dalla mafia... boh).
Sull'omosessualità vedi le pp. 65-67, 96, 98, 121-125, 161-163, 175-177.
[PS A p. 199 apprendiamo che Giotto (che visse all'epoca della pittura a fresco o a tempera su tavola, avrebbe dipinto un "olio su tela", di proprietà di Versace. Se questa è l'attendibilità del libro...].