recensione diGiovanni Dall'Orto
Arte di perdere peso, L'.
Fortunato ama costruire i suoi romanzi come perfetti macchinari in cui alla fine "tout se tient". Rispetto a Luoghi naturali, qui la fascinazione per la costruzione complessa della trama priva la vicenda di un po' d'intensità, rischiando a tratti di cadere nel lambiccato, nel costruito.
L'intero romanzo è dominato dall'incombere della morte su numerosi personaggi, compreso l'omosessuale Julien Fabre, ucciso in un albergo tunisino.
Altri personaggi omosessuali: il giovane Philippe Lebrun (forse morto in un incidente a Creta), il fotografo David Pradine (che morirà, forse, di Aids).
Alla fine i personaggi superstiti finiranno tutti per incontrarsi.
Ma la morte continuerà a incombere su di loro.
E non ci sarà amore per nessuno: né gay, né eterosessuali.
Un poco pessimista...