recensione diGiovanni Dall'Orto
Peccati di Capri, I
Questo libro riassume ciò che altri hanno già detto su Capri e sul "bel mondo" che frequentò e spesso abitò l'isola dal secolo scorso al dopoguerra - prima del turismo di massa.
Non vi si troverà dunque nulla che non abbia detto James Money o altri, ma lo si troverà in modo più sintetico, giornalistico e scorrevole. Soprattutto, cosa notevole per un autore italiano, vi si troverà anche la cronaca della folta colonia gay e lesbica che nell'anteguerra scelse quest'isola come meta. La trattazione di questi personaggi, nonostante qualche osservazione bizzarra qua e là (specie per le donne), è nel complesso rispettosa e gradevolmente avalutativa, salvo in un punto: nella ridicola pretesa di "riabilitare" Krupp, "benefattore" dell'isola e protagonista del più clamoroso scandalo omosessuale d'inizio secolo ma vittima, secondo Ciuni, di infami calunnie da parte di biechi sovversivi marxisti. La difesa di Ciuni è nelle sue tesi (parola per parola) quella del kaiser (finanziatore di Krupp): il che qualche sospetto dovrebbe pur sollevarlo.
Per il resto si troveranno menzionati, spesso brevemente, ma a volte con maggior spazio, i seguenti personaggi gay o lesbiche o i seguenti fenomeni: Greta Garbo (p. 19), il turismo (omo)sessuale alla fine del secolo scorso pp. 22-27 e 44), lo scandalo pedofilo e il processo al pittore Christian Wilhelm Allers (46-47, 59-61 e 63-69).
L'intero cap. 3 è dedicato all'omosessualità maschile; Alan Walters e Camille Du Locle (p. 54), Somerset Maugham e Federick Benson (p. 55), John E. Brooks (p. 55 e 78-79), la foto di nudo maschile fra i due secoli (Gloeden, Pluschow, Marconi, Galdi ecc. pp. 56-59), Norman Douglas (pp. 61-62), Oscar Wilde (p. 66).
Il cap. 4 (pp. 70-95) è dedicato al lesbismo a partire dalla vicenda della pittrice Romaine Brooks e delle donne che frequentò o che amò: la sua partner la scrittrice Natalie Barney (pp. 82-83, 93-95), la danzatrice Ida Rubinstein (p. 82), la compagna di Radclyffe Hall, Una Troubridge (pp. 84-85), la mitica coppia delle Wolcott-Perry (p. 87), Frances "Checca" Lloyd (p. 87), la bellezza mondana Mimì Franchetti (p. 88), la pianista Renata Borgatti (pp. 88, 90-91). Sono inoltre nominati John Fothergill (pp. 74-75), Sylvia Beach e Adrienne Monnier (p. 80), nonché Olive Custance (poi moglie di lord Alfred Douglas, p. 83).
Il cap. 5 è dedicato in buona parte (pp. 96-107) a Jacques d'Adelswaerd Fersen e a Roger Peyrefitte, che ne fece il protagonista del suo romanzo L'esule di Capri.
Infine le pp. 129-136 sono dedicate a lavare la memoria di Friedrich Alfred Krupp, l'uomo più ricco d'Europa, che onorò Capri della sua benevola presenza e fu perciò calunniato nel 1902 e spinto al suicidio da porci comunisti. In realtà le sue amicizie intime con barbieri diciottenni furono assai fraintese: egli infatti li frequentava assiduamente solo per... naturale bonomia e disponibilità umana!
(Su questo caso si veda il sito che gli ho dedicato).
Alle pp. 172 e 175-176, infine, l'autore descrive come Curzio Malaparte fu ostracizzato da Capri per aver con troppa insistenza chiesto l'allontanamento della fauna di scandalosi invertiti che la popolavano. I capresi, che amavano i soldi dei "ricconi ricchioni" ma non la cattiva pubblicità, costrinsero lui, e non gli "invertiti", a sgombrare l'isola.