Questa pubblicazione mensile diventerà una sorta di organo ufficiale della cosiddetta Scuola lionese di antropologia criminale, opposta alla Scuola italiana che ha in Lombroso il suo più illustre rappresentante. La Scuola francese sostiene che il criminale è il prodotto della sua società, gli italiani seguaci di Lombroso credono che fuorilegge ci si nasca, e con precise caratteristiche fisiche (antropometriche).
Agli "Archives" dà il suo prezioso contributo un personaggio eccezionale. Marc André Raffalovich, ebreo d'origine russa, cosmopolita, amico / nemico di Oscar Wilde (sulle cui disavventure pubblicherà un libro nel 1895), amante di John Gray, che si divide continuamente tra gli ambienti intellettuali e gay di Parigi e di Londra, ha un merito straordinario: è un poeta! In un momento storico in cui l'omosessualità è dominio dei medici che ne parlano soltanto come di una malattia o di un'attività criminale, costruendoci sopra le proprie personali fortune e carriere, Raffalovich è uno dei pochi personaggi di grande cultura a darne un'immagine positiva.
Non solo.
È lui che recupera un termine già esistente ma quasi sconosciuto "eterosessualità", e lo pone di fronte a "omosessualità". Così, quest'ultima non è più quella perversione completamente isolata da qualsiasi contesto, ma una delle possibili varianti della sessualità.
È sempre lui che separa l'omosessualità dalla prostituzione, alla quale è strettamente legata secondo i medici suoi contemporanei.
È' ancora lui che distingue tra "invertito nato" e "acquisito". Quest'ultimo è il prodotto del vizio e della degenerazione; è criminogeno ed ha rapporti con la prostituzione e con il ricatto, mentre il primo è l'invertito superiore, «il virile che ama il virile», e che non deve essere represso.
è lui, infine, che recupera un termine usato in botanica per indicare i fiori che hanno gli organi di un solo sesso e che, forse, ha letto in un libro di Proudhon (Amour et mariage), ma al quale il precursore dell'anarchia aveva dato un senso un po' diverso. Questo termine è unisessuale che comincia ad usare nel 1896, pubblicando Uranisme et unisexualité, e dando inizio agli "Annales de l'unisexualité", che precedono perfino l'Annuario di Hirschfeld.
Tra il 1894 ed il 1895, gli Archives pubblicano l'ormai famosa Confessione di un invertito nato: il testo di un venticinquenne italiano rimasto anonimo che si era confidato con Zola, ma che lo scrittore francese non aveva avuto il coraggio di utilizzare in proprio cedendolo al Dr. Laupts, che lo pubblicò nel suo Tares et poisons.
L'amico di Raffalovich, John Henry Gray (9 marzo 1886 - 14 giugno 1934), è il personaggio da cui Wilde prende la figura ed il cognome del vizioso nel Ritratto di Dorian Gray.
Ed è sempre lui che lo scrittore irlandese porta come esempio rimproverando quell'Alfred Douglas che gli ha creato così tanti guai: «Quando io confronto la mia amicizia con te, con quella di uomini ancora più giovani, come John Gray e Pierre Louys, me ne vergogno. La mia vera vita, la mia vita superiore era con loro e con i loro simili...».
Anche Gray è scrittore, poeta e commediografo, fluente in francese, tedesco e latino. Personaggio alla moda nella Londra sul finir del secolo, è amico delle persone più in vista.
Nel 1890 o '91, dopo un viaggio in Bretagna, diventa cattolico e comincia a comporre calendari liturgici.
Studierà anche a Roma, presso il Collegio Scozzese, dal 1898 al 1900.
Più tardi, diventerà addirittura sacerdote, influenzando Raffalovich, che si farà cattolico nel 1896 e due anni dopo sarà ammesso nell'ordine dei terziari francescani con il nome di padre Sebastiano (il santo degli "omosessuali sadomasochisti").