Le cause della morte di Herb Ritts sono conformisticamente incerte: ufficialmente una grave complicazione polmonare, ufficiosamente Aids. I necrologi riportano mestamente il nome del long time companion Erik Hyman.
Di Ritts, il superficiale mondo della moda si dimenticherà nell'arco di breve tempo, e probabilmente i suoi detrattori hanno subito festeggiato a caviale e champagne. Nella storia della fotografia resterà invece in eterno.
D'origine alto-borghese, la ricca famiglia Ritts ha ancor'oggi una delle ditte d'arredamento più in di Los Angeles, aveva passato la gioventù tra studi d'arte e tentativi di sfondare nel mondo del rock. Poi lavorando nell'azienda paterna, era entrato in contatto con molte celebrità di Hollywood.
Incominciò per caso, a ventisei anni nel 1978, a fotografare i suoi amici, scattando un servizio fotografico a un giovane e semi-sconosciuto Richard Gere. Di lì a poco le foto fecero il giro del mondo, talmente belle e rivoluzionarie nella loro semplicità da procurargli immediatamente delle commissioni. La prima fu ritrarre gli attori del film The Champ di Franco Zeffirelli. Andy Warhol lo volle subito tra i fotografi della sua rivista Interview.
Ritts si distinse subito perché non usava alcun accorgimento tecnico tipico dei grandi fotografi, nemmeno l'esposimetro. Poi il fotomodello Matt Collins lo presentò al celebre fotografo Bruce Weber, che in quei giorni stava rivoluzionando l'immagine maschile nei mensili di moda come GQ. I due diventarono molto amici: insieme crearono quel nuovo look che negli anni Ottanta prese nome di All American Boys.
A Ritts si deve anche l'aura mitica di Madonna dal 1983 in poi.
I suoi party nella villa a Malibu furono punti d'incontro tra la cantante e Sean Penn, come tra Richard Gere e Cindy Crawford.
Di lui le celebrità avevano immenso bisogno per crearsi un'immagine pubblica: come Cecil Beaton, Ritts era classico ed eccentrico, contemporaneamente esteta ed intellettuale. Con improvvisi guizzi innovativi ma in fondo già un po' visto. Avanti quel tanto che basta per far lanciare immediatamente un film, un disco o un nuovo look.
Le sue immagini erano pervase da un pizzico di aggressività, quel tanto in più rispetto ai codici usuali, mixata con la spontanea naturalezza ed innocenza dei modelli.
Giusto quello che serviva ai grandi Gruppi americani dell'entertainment per fare colpo sulle masse ed incassare nuovi soldi.
Divenuto a sua volta una celebrità, Herb Ritts rimase sconvolto quando all'inaugurazione d'una sua mostra a Tokyo nel 1989, la folla lo assalì impazzita.
Discreto, raffinato e mai coinvolto in volgarità mondane, si prodigò molto per opere umanitarie.
Di lui restano cinque libri, e molti ricordi.