Oggi è pressappoco uno sconosciuto eppure Tab Hunter rappresentò per tutte le teenagers americane degli anni Cinquanta il ragazzo ideale con cui condividere un'isola deserta. In effetti il suo debutto sugli schermi avvenne nel 1951 nella parte di un naufrago in L'isola del peccato a fianco di Linda Darnell. Fu un incredibile successo e mai sullo schermo s'era visto un ragazzo più bello e sexy di Tab Hunter. Non sempre i film che gli fecero interpretare furono d'eccelsa qualità e irrimediabilmente gli cucirono addosso il ruolo di "bravo e sano ragazzo americano della porta accanto" a cui tutte le madri sarebbero state contente d'affidare la propria figlia. Ma c'era una verità sconosciuta che avrebbe incrinato la sua immagine se la gente avesse saputo: Tab era omosessuale! Tenere nascosta questa realtà fu per lui fonte di compromessi, delusioni e amarezze.
Nel privato odiò il personaggio "Tab Hunter" che lo studio cinematografico aveva confezionato e manovrato come un "prodotto".
Su questo attore non è mai stato scritto un libro, lui stesso si è da sempre trincerato dietro un muro di silenzio.
Se oggi mi occupo di questo bravo attore è non solo per toglierlo per un istante dall'oblio ma anche perché la sua carriera porta a fare delle utili riflessioni su ciò che significava essere gay a Hollywood negli anni Cinquanta.
Nacque a New York il 17 luglio del 1932, col vero nome di Arthur Gelien.
Se ci affidiamo agli articoli apparsi sulle riviste per fan degli anni Cinquanta, dobbiamo prendere atto che la futura star dello schermo, all'epoca dei suoi esordi, iniziò barcamenandosi negli impieghi più disparati.
Pochi sono i cenni sulla sua carriera nel pattinaggio artistico, di cui fu un vero campione, e che forse all'epoca era considerata cosa "poco virile".
In qualche articolo si legge che l'agente Henry Willson lo notò tra le scene dello spettacolo Ice Capades e rimase talmente colpito dal suo sex-appeal che volle a tutti i costi "introdurlo alla recitazione".
E qui forse incominciamo ad annusare la verità. Henry Willson era un noto omosessuale. Aveva un seguito di giovanotti che lo accompagnavano ai night-club e andavano a casa sua per intrattenimenti in piscina.
Willson non aveva un fisico attraente: era piccolo, aveva il mento sfuggente e un corpo flaccido, un naso molto pronunciato e capelli ricci ormai sempre più radi.
Tutto ciò si legge nella biografia "ufficiale" di Rock Hudson La mia storia ( Longanesi Editore, 1986 ) a cui d'ora in avanti dovremo spesso riferirci, sia perché si tratta dell'unico documento sincero sugli omosessuali di Hollywood di quel periodo, sia perché i destini di Rock Hudson e Tab Hunter s'intrecceranno indissolubilmente.
Sempre nello stesso libro l'attore ( gay ) George Nader, all'epoca molto celebre, racconta a proposito di Willson: "Trasudava malvagità. Si diceva che fosse in relazione con la mafia e in preda ad appetito sessuale insaziabile. Aveva l'abitudine di citare per nome qualche suo cliente celebre per sedurre i giovani attori in cerca di scrittura. E mentre parlava d'affari allungava sotto il tavolo la mano per posarla sulla coscia del giovanotto".
D'altra parte però si deve riconoscere che Willson era molto abile nell'individuare il talento e nel far fare carriera ai suoi "protetti". Era capace di accompagnare un attore in erba a uno stabilimento cinematografico e convincere a scritturarlo e ad assegnargli una buona parte. Era noto per l'abilità nello scoprire nuovi divi e trovare per loro il "nome giusto". In questo modo aveva trasformato Art Gelien in Tab Hunter. Altre sue "creazioni" furono: Troy Donahue, Rory Calhoun, Rip Torn, Guy Madison, John Saxon e soprattutto Rock Hudson nel 1948.
Rock e Tab divennero grandi amici e molto probabilmente amanti, anche se non restano testimonianze a proposito.
L'uno lavorava per la Universal e l'altro per la Warner, pur avendo lo stesso agente, ed è probabile che si evitasse di farli vedere insieme perché nel caso fosse stato "smascherato" uno dei due anche l'immagine dell'altro ne sarebbe uscita deteriorata.
Era una faccenda veramente scottante.
Nella biografia su Rock Hudson compilata dalla giornalista Sara Davidson dopo la morte dell'attore non c'è alcun riferimento a Tab Hunter. Eppure sappiamo dai giornali dell'ottobre 1985 che tra gli invitati all'esclusivo funerale di Rock Hudson c'era pure Tab e a lui fu affidata parte dell'orazione funebre.
Avevano molte cose in comune.
Per caso sono riuscito a scoprire che entrambi avevano un intimo amico di nome Dick Clayton, un giovane agente presumibilmente gay, il quale servì da tramite nel 1951 per presentare Rock ad un giovane George Nader.
Nel 1951 Tab Hunter era già famoso, Rock invece otterrà un enorme successo di pubblico soltanto nel 1954 con il film Magnifica ossessione di Douglas Sirk.
Entrambi subivano l'addestramento e l'insegnamento delle rispettive case cinematografiche per "diventare divi", veri e propri investimenti di capitali che avrebbero consentito ingenti guadagni finanziari.
Tab e Rock erano obbligati ad andavare alle prèmiérse o a farsi vedere in night clubs con giovani attrici sotto contratto, in maniera che le loro immagini apparissero sulla stampa. All'epoca, a Hollywood, abitavano oltre mille giornalisti col compito di scrivere notizie soltanto sui divi per riviste tipo Photoplay, Screenland, Hollywood Confession ecc.
Uno strumento della pubblicità era anche quello di continuare a "inventare" la vita privata dei divi.
A Tab chiedevano di fingere un "appuntamento" con attricette misconosciute come Lori Nelson o Venetia Stevenson e di portarsi dietro un fotografo che avrebbe ripreso i due personaggi, mentre giocavano a tennis sulla spiaggia o ballavano da Ciro's guardandosi negli occhi.
Purtroppo le preoccupazioni c'erano perché il pubblico cominciò a chiedersi come mai due così bei figlioli, come Tab e Rock, non avessero ancora preso moglie o non avessero almeno una fidanzata duratura.
Così le riviste s'apprestarono a diffondere articoli su Tab dai seguenti titoli: "La donna che sposerò", "Quanto imparo dalle donne" o "Bionde o brune gli piaccion tutte".
Le donne a Hollywood erano bellissime ma Tab dichiarava che non era ancora sicuro della scelta perché non aveva avvertito in nessuna di loro "quel certo non so che".
Nei primi anni Cinquanta si era nel periodo della "caccia alle streghe" contro comunisti e sospetti sovvertitori della società americana, tra cui rientravano anche i "devianti" omosessuali.
Gli omosessuali venivano chiamati queer (checche), ridicolizzati ed evitati.
Se s'andava al ristorante si poteva essere in tre, ma non in quattro perché altrimenti s' avrebbe dato l'idea di due "coppiette".
Figuriamoci quanto tutto ciò era importante per aspiranti divi cinematografici!
Sapevano che dovevano offrire un'immagine maschia al cento per cento, senza la minima traccia di debolezza congenita.
Nella biografia su Rock Hudson s'apprende che era terrorizzato di farsi cogliere in flagrante pratica sessuale con un uomo. Sul set, se faceva conoscenza con qualcuno, i due si scambiavano i numeri telefonici con segretezza e le precauzioni di spie che si passino segreti nucleari. Poi Rock aspettava l'una del mattino per telefonare.
Se tutto filava liscio, raggiungeva in macchina la casa della persona, parcheggiava a due isolati di distanza, dava un'occhiata furtiva in giro e poi correva verso l'ingresso.
Regnava la convinzione che i maschi erano o normali o invertiti. La bisessualità non era ammessa e l'odio per i finocchi e le barzellette su di loro si sprecavano.
Sia Tab hunter che Rock Hudson sembravano protetti da una buona stella, ma mentre la carriera di Rock stava prendendo quota, quella di Tab nel 1954 sembrava essere ad un punto d'arresto.
In quell'anno emerse James Dean e ne nacque la leggenda con un'onda d'isterismo collettivo.
Il bravo ragazzo ubbidiente e ingenuo incarnato da Tab risultò irrimediabilmente superato. Accadde poi che Rock sul set de Il gigante odiasse James Dean, perché quest'ultimo aveva un atteggiamento "scopertamente gay" troppo compromettente.
Inoltre girava voce che James Dean aveva avuto nel frattempo una love-story con il bellissimo Tab Hunter, favorita dal comune amico Dick Clayton, a casa del quale alloggiava Dean quando era Los Angeles.
La tensione tra Rock Hudson e James Dean arrivò ad un punto tale che girando una scena del film, in cui i due si dovevano prendere a pugni, entrambi finirono in infermeria.
Ma proprio quell'anno, il 1955, un ciclone stava per sconvolgere la vita di Tab.
La sua immagine, di "celibe coriaceo"come veniva descritta sui rotocalchi, crollò a causa di un articolo dal titolo Accusa di condotta disordinata a carico di Tab Hunter comparso sul numero di settembre della velenosissima rivista Confidential.
Nell'articolo si raccontava di come l'immagine di Tab fosse frutto di una laboriosa costruzione pubblicitaria e di come, in realtà, l'attore fosse un "abbietto". Come prova veniva allegato l'estratto di un verbale della polizia di Los Angeles.
Vi era descritto come il diciannovenne Arthur Gelien, disoccupato con soli 20 centesimi in tasca, fosse stato arrestato la notte del 14 ottobre 1950 insieme ad altri 26 ragazzi "dal polso molle" durante un "pigiama party" in un'abitazione privata.
Tab Hunter se la cavò, nel processo effettuatosi nel 1951, grazie all'indulgenza del giudice con un'ammenda di 50 dollari e la sospensione di 30 giorni di cella, perché incensurato. Tutti gli altri partecipanti alla festicciola furono "schedati" e appartenevano alla categoria di studenti, rappresentanti e comparse cinematografiche. Eppure il nome di nessuno di loro veniva fornito, nemmeno quello del proprietario dell'appartamento, e ciò risulta abbastanza sospetto.
La verità è che Confidential voleva fare uno scoop su Rock Hudson, stella di prima grandezza, ma il famigerato agente Henry Willson era riuscito a saperlo in anticipo e bloccò tutto con una somma di denaro.
Riferì poi del ricatto a Rock, inducendolo a coprirsi le spalle con un matrimonio che da anni l'agente gli raccomandava come solido investimento per la sua immagine pubblica.
Non a caso l'attore sposò proprio Phyllis Gates, che era la segretaria dello stesso Willson.
In cambio del momentaneo silenzio di Confidential, Willson fu costretto a dare in pasto le indiscrezioni sull'altro suo protégé Tab Hunter, meno redditizio al botteghino e avviato ad un inevitabile declino.
Ma la buona stella non abbandonò del tutto Tab Hunter e se nell'arco di un anno girò solo un film tornò poi alla ribalta grazie alla sua nuova attività di cantante. Incise il singolo Young love di cui vendette un milione di copie nel primo mese d'uscita.
Iniziò anche una carriera televisiva sfolgorante con il Tab Hunter Show che si prolungò per due anni.
Nel 1957 Hollywood lo richiamò, ebbe un nuovo contratto con la Warner e i film che girò negli anni seguenti lo videro a fianco di grandi star.
Quel tipo di donna con Sophia Loren o Cordura con Rita Hayworth e Gary Cooper sono certamente i più riusciti.
Purtroppo con gli anni Sessanta Tab Hunter non seppe stare al passo coi tempi. Stavano cambiando i "volti" degli attori, e tipi come Tab Hunter apparivano già d'una razza in via d'estinzione: quella per cui l'aspetto era sin dall'inizio più importante della capacità di recitare.
Nel frattempo aveva iniziato ad allevare cavalli purosangue nel suo ranch e in tutti i modi cercò di favorire la carriera dell'attore Richard Chamberlain, suo "intimo" amico, fino ad allora conosciuto solo come un semplice fondatore del Tab Hunter Fan Club ufficiale di Los Angeles.
Nel 1960 Tab ritornò alle cronache giornalistiche, perché ricevette una denuncia dai suoi vicini di casa con l'accusa d'aver brutalizzato il suo cane!
Il processo durò tre settimane e forse nascondeva qualche altra verità.
Un altro scandalo poi lo investì quando nella sua abitazione ci fu un'irruzione della polizia e, dopo un'accurata perquisizione, fu dichiarato che nella collezione d'antiquariato orientale dell'attore c'erano pezzi di provenienza clandestina.
Il rumore che ne seguì gli sbarrò ogni strada a Hollywood.
Dovette ripiegare in Europa dove interpretò film stupidi di serie C in Italia, Spagna e Francia, che lo vedevano in azione con avventure esotiche, western o "da spiaggia".
In Italia, nel 1964, divenne molto "intimo" del celeberrimo regista Luchino Visconti.
Con Tab Hunter è rimasto un "piccante" spezzone, diretto da Visconti, come provino per il film Vaghe stelle dell'Orsa...(1965), con patners Claudia Cardinale e Jean Sorel.
Purtroppo, i continui slittamenti dell'inizio lavorazione del film in Italia, non erano compatibili con precedenti impegni contrattuali presi in Inghilterra per il film Il Caro Estinto (1965) di Tony Richardson, il più grande film col cast interamente gay della storia del cinema dai tempi di Salomè (1923) di Alla Nazimova.
Tornato in patria lavorò in teatro a Broadway, addirittura a fianco di Tallulah Bankhead in una piéce di Tennesse Williams, dove ottenne molti riconoscimenti.
Al cinema, invece, si adattò a ruoli di secondo piano.
In televisione continuava ad apparire qui e là, come co-star, nei più importanti serial come Charlie's Angels, The Love Boat e in McMillan and Wife con Rock Hudson.
Da segnalare sono anche i suoi film Polyester (1981) di John Waters e Lust in the dust (1983) di Paul Bartel, di cui Tab Hunter fu anche produttore, in entrambi a fianco del voluminoso travestito Divine.
Intervistato nel 1989, dall'inviato francese della rivista cinematografica Cine Revue, ha dichiarato: "Fui vittima di un complotto, ma in un certo senso fu una fortuna: ho potuto rifarmi una vita in tutta libertà. Non ho davvero risentimenti. Oggi penso che sia importante saper restare soli con se stessi".
La vita di questo attore continua ad essere un mistero, anche se da anni è stata annunciata la pubblicazione d'una sua autobiografia dal titolo Tab Hunter Confidential, scritta in collaborazione col giornalista Eddie Muller. Secondo le ultime notizie dovrebbe essere in libreria per la fine del 2005.
Ormai è anche noto che abbia avuto un'importante relazione amorosa pure con Anthony Perkins, dal 1954 in poi e per molti anni.
I due recitarono anche insieme nel film L'uomo dai sette capestri (1972) di John Huston, a fianco di Paul Newman. Molti dettagli sono stati pubblicati nel volume Split Image: The Life of Anthony Perkins di Charles Winecoff, uscito in U.S.A. nel 1996.
Di solito, però, quando si tratta di Tab Hunter s'incontra un muro di rispetto e silenzio generale a Hollywood.
In un posto come la "Mecca del cinema", in cui squali e agnelli convivono nella corsa al successo, alla lunga, sono state proprio le trame di amicizie "segrete" quelle che hanno resistito nel tempo secondo strategie ancora tutte da scoprire.