A Tel Aviv si era diplomato presso l’Istituto di Cinematografia. Preferiva il racconto documentario, senza retorica, occupandosi soprattutto di emarginazione e omosessualità.
Il suo primo film lo intitolò Contagiato, ed era proprio una storia gay ambientata nella capitale: uno dei primi film israeliani su questo argomento.
Nonostante il titolo, l’aids non c’entrava per niente, mentre sarà il tema dominante del suo ultimo lavoro, Splendida grazia, girato nel 1991 e che racconta la storia di un uomo ammalato, la sua malattia e soprattutto la sua morte.
Aveva partecipato a numerosi festival internazionali ma non si curava molto dell’aspetto commerciale. Nonostante ciò, era apprezzato da tutta la critica israeliana e cominciava ad essere conosciuto anche all’estero per la sua originalità e tecnica.
È morto di Aids all’età di 39 anni, quand'era ormai uno dei registi cinematografici più conosciuti in Israele.